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Può accadere, a volte, che un bar sia concepito quale luogo di aggregazione.
È il caso del bar interno dell’Istituto Zaccaria: pensato e voluto come luogo privilegiato proprio per offrire la possibilità di un’accoglienza semplice, per favorire lo “stare insieme”, per agevolare la conoscenza reciproca e il dialogo.
Tutto ciò può apparire banale all'interno del progetto educativo di un istituto scolastico ma, se ci si riflette bene, non lo è affatto.
Il bar rappresenta uno dei luoghi di quella pastorale scolastica informale nella quale pochi credono realmente, ma che i Barnabiti ritengono fondamentale.
Il bar è un luogo dove non decidi chi incontrare e, talvolta, neppure l’argomento di cui parlare. Il bar può essere certamente luogo di relazioni sincere e profonde perché libero da dinamiche troppo istituzionali e burocratiche, così come da una rigida demarcazione di ruoli e confini.
Per i nostri ragazzi il bar è proposto anzitutto come luogo educativo. Al bar essi hanno la possibilità di trovare i compagni, ma anche il Padre Rettore, i docenti e il personale della scuola: presenze significative in ordine alla relazione educativa, persone che sono lì per i ragazzi prima ancora che per il servizio concreto che devono rendere nella scuola. A volte basta una parola, un incoraggiamento, uno sguardo…
Questo non è dunque il fine della loro presenza, ma il mezzo attraverso cui instaurare una relazione di ascolto e dialogo, che non vuole avere grandi pretese se non quella di far capire che allo Zaccaria c'è qualcuno a cui stai a cuore.
Per queste ragioni il bar dello Zaccaria è da noi considerato sempre più strumento semplice, ma non banale, di una relazione educativa che cerca spazi informali abitabili nei quali trasmettere ai nostri alunni tutta l’attenzione e l’affetto che riserviamo loro.